L’altro giorno mi era venuta la curiosità di confrontare l’epidemia di H5N1, la cosidetta “aviaria”, e l’attuale epidemia di influenza suina H1N1.
La prima cosa che mi ha colpito è che l’influenza aviaria è ancora in giro e continua a causare morti (34 contagiati e 12 decessi solo nel 2009), dopo l’isteria collettiva di alcuni anni fa si è smesso di parlarne ma i virus hanno la strana tendenza a sbattersene della copertura mediatica ed H5N1 ha continuato la loro opera anche a riflettori spenti.
Arrivando ai dati nudi e crudi si vede che l’aviaria ha causato 429 contagi e 262 morti dal 2003 fino ad oggi, il culmine dell’infezione è stato nel 2006 con 115 contagi e 79 morti. H5N1 si è dimostrato un virus ad alta mortalità (61% circa) ma scarsa infettività.
Ad oggi il virus di origine suina H1N1 è stato responsabile di 15000 casi di contagio e 108 morti nell’arco di soli tre mesi. Vedendo i numeri, per altro provvisori, salta agli occhi che H1N1 è molto più pericoloso e preoccupante di H5N1 ma non stiamo assistendo all’isteria collettiva mondiale di alcuni anni fa.
Questo dovrebbe dare l’ennesima prova dell’effetto dei media sull’opinione pubblica e della mancanza di correlazione tra copertura mediatica di un fatto ed oggettiva rilevanza del fatto riportato. Ad un occhio un pò più cinico apparirà come l’ulteriore conferma che l’opinione pubblica è formata da una massa di pecoroni che si muove seguendo i più bassi istinti e basta far leva su questi ultimi per indirizzarla in una direzione.