Volevo commentare queste elezioni europee subito dopo l’esito ed avevo già buttato giù una bozza ma solo ora riesco a completare il mio proposito.
Il nano dai piedi d’argilla
Anche se una sfilza infinita di servitori, cortigiani e dipendenti lotta strenuamente per salvare le apparenze e negare l’evidenza sempre e comunque B. ha preso una gran legnata a questa consultazione.
Il primo segno di crollo e l’immancabile alterco provocato e scatenato per confondere le acque l’ho visto domenica sera su La7. Un Paolo Liguori in evidente stato di agitazione ha cominciato a sbraitare ed ha cercato subito la rissa mediatica di fronte alle prime proiezioni che davano il PDL tra il 35% ed il 38%. All’inizio non capivo il motivo di cotanto strepitare perché avevo sostanzialmente ignorato le sparate ed i proclami di B delle ultime settimane in quanto più impegnato a leggere notizie sullo stato pietoso della nostra reputazione all’estero a causa della condotta del nostro premier. Ora capisco che in casa PdL dovesse circolare da tempo un mantra aziendale che fissava l’obiettivo al 50%, sperava nel 45% e confidava comunque nel 40%… al primo accenno di scricchiolio dell’illusione che anticipava lo scontro con la cruda realtà la reazione è stata da manuale: negare, negare sempre, negare soprattutto davanti all’evidenza, caricare a testa bassa contro chiunque cerchi di esporre fatti ed idee senza polemica, provocare, insultare e lanciare accuse, meglio se vecchie di 10-20 anni così si trascina chi risponde in un polemiche che nulla hanno a che fare col presente.
Per chi “crede” nell’intoccabilità politico-mediatica di B vederla venir meno è un trauma. Anni ed anni di fedele servizio rinunciando alla deontologia professionale, all’etica politica ed all’onesta intelletuale rischiano di essere spazzati via lasciando il “fedele” con un pugno di mosche. Una prospettiva che farebbe impallidire i più coraggiosi tra gli uomini, figurarsi i vili che riposano all’ombra del padrone.
I masochisti di sinistra
Più che masochisti bisogna essere dei coglioni! Non trovo altro termine per definire chi butta nel cesso un 6% abbondante di voti che gli garantirebbero N posti al parlamento europeo con una inutile scissione che ha lasciato senza rappresentanza politica un fetta di elettori considerevole.
Sarebbe bello che il messaggio filtrasse in certe teste di legno che non hanno ancora capito che siamo nel XXI° secolo e se continuano a cavillare e dividersi su cose secondarie perdono di vista l’obiettivo. Pare che in virtù della nuova legge elettorale non accederanno nemmeno ai rimborsi elettorali… se il raziocino non è in grado di gettare luce in certe menti mi auguro che le salassate ai portafogli li faccia rinsavire.
Basta poco, che ce vò?
Il PD era dato per morto fino a qualche settimana fa eppure è riuscito quasi a sorpresa a restare sulla scena politica e evitare, almeno per ora, l’annientamento. Cosa è cambiato? Cosa lo ha salvato? Forse perché negli ultimi tempi ha fatto l’Opposizione invece di continuare a smenarla con un inutile e dannoso dialogo con la maggioranza facendo finta di non vedere e non sentire le bestialità contro la giustizia, la costituzione e la pubblica decenza. Se ai vecchi accaniti “inciuciatori” fosse indicata l’uscita e si facesse una politica seria per promuove il senso civico e l’etica ritengo che il PD potrebbe fare la differenza per il futuro di questo sciagurato paese.
Avanti nonostante tutto e tutti
Grande successo dell’IdV! I numeri sono chiari e non lasciano dubbi, il partito di Di Pietro cresce ed il successo personale di Luigi De Magistris e Sonia Alfano è un primo passo per creare uscire dalla logica dei “partiti ad personam”, l’ennesima anomalia italiana. Mi auguro che il successo aiuti molte persone a tornare ad appassionarsi di politica, non per una ritrovata ideologia ma per un desiderio di vivere in un paese “normale”
Chi l’ha duro la vince
Altro successo è quello della Lega. Qui in Veneto abbiamo assistito ad un testa a testa inimmaginabile, la dimostrazione che restare coerenti al proprio messaggio ed il radicamento sul territorio pagano. La politica dei continui colpi di scena e del presidente tuttofare degli alleati fa molto più rumore ma mi sembra meno solida a lungo andare. Se la Lega continuerà a seguire caparbiamente le sue idee ed i suoi obiettivi senza deviare credo che guadagnerà altro terreno, già adesso ha cominciato ad annettere un elettorato composto di lavoratori che storicamente erano sostenitori della sinistra.
L’immortale
La DC non è morta e non morirà mai in “questa” Italia! L’UDC è viva e vegeta, stagnante nel consenso ma inamovibile dalla politica italiana. Certe facce da democristiani sarebbero sbattute fuori dalla politica in ogni altro paese europeo perché gli elettori non ci pensano nemmeno a votare chi predica una cosa e ne pratica un’altra. Ma “questa” è l’Italia 😉