Ieri è cominciato il primo congresso del “Popolo della Libertà”, il nuovo partito nato dalla fusione tra Forza Italia, Alleanza e altri partiti minori.
Ho visto l’intervento di Berlusconi… anche se definirlo intervento è inappropriato. E’ stato un megashow, una carrellata dei “pezzi migliori” del repertorio di B., culminato con la rilettura del discorso di 15 anni fa in occasione della “discesa in campo”. Sembrava di assistere allo spettacolo di un vecchio commediante che propone una raccolta dei suoi pezzi migliori ma l’età si fa sentire, il collage non è perfetto e ci si impappina.
Questa scena surreale mi ha colpito, in 15 anni non è cambiato nulla! L’unica trasformazione nel panorama politico italiano è stata la riorganizzazione da una ventina di partitini a due macro coalizioni per spartirsi meglio il potere, per il resto sono sempre le stesse facce, si sentono sempre i soliti discorsi, etc, etc. Non ho visto lo straccio di un’idea o il barlume di un progetto, solo uno spettacolo patinato condito con parole di circostanza scopiazzate da vecchi discorsi.
La politica è diventata un incrocio tra un reality ed uno spettacolo di varietà, oltre questo il nulla. Interessi personali o di fazione spacciati per lotte per i diritti e/o la libertà, nostalgici dei “bei tempi andati” distinti solo dal periodo di cui sono nostalgici, politicanti di mestiere attaccati alla poltrona, voltagabbana che cambiano sponda e “idee” a giorni alterni…nulla di nuovo, né a destra, né a sinistra.